Le Cappelle
Secondo
una consuetudine abbastanza consolidata in passato, spesso le ville o i palazzi
di nobili o benestanti erano dotate di piccole cappelle private. Ne possedeva
una Torre Palese nel 1752 appartenete al marchese Stella e nel 1808 la famiglia
De Rossi metteva a disposizione del Capitolo di Modugno la cappella annessa alla
propria casina e dedicata a San Filippo per la celebrazione delle funzioni
religiose del vicario curato sostituto dell'arciprete di Modugno.
Ancora
oggi a Palese esistono delle cappelle private. Tra queste ricordiamo:
·
la cappella di San
Giuseppe
annessa a Palazzo Capitaneo
sulla omonima Piazza, tuttavia, dalla struttura architettonica settecentesca
dell'edificio sacro, essa doveva risultare preesistente al Palazzo,
forse si tratta della cappella della Torre Palese. Vito Potenza sostiene,
riprendendo il De Bellis, che si tratta della cappella rurale di San Filippo
che risulta da un atto del 1774 e che fu messa a disposizione del vicario-curato
nel 1808. E' aperta in occasione della festa di San Giuseppe (il 19 marzo) e
durante i mesi di maggio e giugno le donne del rione si riuniscono per la recita
del Rosario.
· la cappella della Madonna del Rosario si trova in Via Monte Sabotino, appartiene alla famiglia Martino.
·
la vecchia cappella
di Santa Cecilia (in origine Santa Maria del Rosario),
appartenente alla famiglia Capitaneo-Di Ciaula, è annessa a Villa
Zanchi in Via Modugno. Tale cappella fu edificata
intorno al 1763 da Vincenzo Zanchi accanto alla sua casina di campagna. Da un
atto del 1766 emerge che essa non era solo ad uso privato della famiglia Zanchi,
ma era a disposizione di tutti gli abitanti della zona; era mantenuta con
l'usufrutto di due vigne di viti e terre sciolte intorno alla villa e che
l'usufruttuario di tali terre doveva provvedere alle suppellettili necessarie
alla chiesetta e far celebrare, a proprie spese, dodici messe durante l'anno.
La cappella fu dotata nel 1767 di una campana, tuttora esistente e
conservata a Bari presso l'abitazione di Giuseppe Carlo Capitaneo, e di alcuni
messali riposti nella sacrestia. Da un atto del 1774, in cui erano elencate
tutte le chiese e le cappelle rurali dipendenti dal Capitolo di Modugno, risulta
che la cappella di Santa Maria del Rosario apparteneva a Vincenzo Zanchi e
cappellano risultava don Raimondo Zanchi, figlio del precedente. Entro la fine
del XVIII sec. giunsero da Roma delle teche contenenti le reliquie di sei santi
e martiri: Crescenzio, Illuminato, Fausto, Valentino, Reparata, Ventorino e
Desiderii. Sino a qualche anno fa, le teche erano visibili nelle pareti laterali
della cappella; purtroppo poi alcune sono state trafugate da ignoti. Oggi
restano solo le reliquie dei martiri Fausto, Valentino e Desiderii. Inoltre,
durante gli anni del secondo conflitto mondiale, andarono disperse le bolle
papali, conservate un tempo nelle sacrestia, che avevano accompagnato le
reliquie. Nella cappella si trovavano tre quadri del Settecento, di questi
quello della Madonna del Carmine è stato trafugato; ne restano gli altri due
posti nella sacrestia, di cui uno raffigurante la Sacra Famiglia. Purtroppo i
quadri sono in cattivo stato di
conservazione a causa dell’umidità del locale.
All'inizio del XIX sec., con la villa, la cappella passò alla famiglia
Capitaneo. All'interno della cappella, in passato, vi era una piccola finestra
comunicante con una stanza di Villa Zanchi da cui, ormai avanti negli anni, la
contessa Donna Clarice Capitaneo (1823-1919), bisnonna dell'attuale proprietaria Donna Leonarda Di Ciaula, assisteva alle
funzioni religiose. Anche in questa cappella le donne del rione recitano il Rosario durante i mesi di
maggio e giugno.
·
la nuova cappella di
Santa Cecilia, in
Via Modugno, a poca distanza dalla vecchia, all'interno del complesso edilizio
Matarrese. E' di recente costruzione (1976): e' stata realizzata questa
struttura moderna e più ampia, in sostituzione della vecchia cappella, per
ospitare la statua di Santa Cecilia, patrona del rione, e il triduo di
preparazione alla festa che cade il 22 novembre.
·
la cappella
Moschetti,
nella zona di mare in via
Vittorio Veneto vico VI si trova questa cappella annessa alla costruzione che
appartiene all'omonima famiglia. Realizzata intorno al 1922, è dedicata alla
Madonna Addolorata. Serviva per le funzioni religiose della popolazione del lido
prima dell'istituzione della parrocchia Stella Maris. Qualche anziano ricorda che in passato presso tale parrocchia
si svolgevano in alcuni periodi dell'anno i ritiri spirituali e religiosi della
parrocchia San Michele Arcangelo.
·
la cappella della
Madonna del Carmine, è annessa a Villa
Longo e risale al secolo scorso (1844). Ogni anno il 16 luglio viene aperta
al pubblico per la celebrazione della messa nella festa della Beata Vergine del
Carmelo.
·
la cappella di San
Vincenzo, è citata in un atto del 1774 tra le cappelle e chiese dipendenti
dal Capitolo di Modugno e nella stesso viene fornita l'ubicazione, molto vaga a
dire il vero, nei pressi dell'Arerario. Probabilmente era situata nella zona
oggi denominata Contrada Giannone, in prossimità di via Capitaneo, come
ricordato da qualcuno che abita nei dintorni. Aveva degli ambienti ipogei e
cunicoli che arrivavano in prossimità del Campo sportivo. Purtroppo nel corso
del tempo è stata abbattuta alcuni decenni or sono e non resta più alcuna
traccia.